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La mostra Itinerante, IV edizione – Dall’arte al tempo del Covid, all’arte al tempo del green pass

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Il 25 settembre 2021, assieme ai miei compagni di viaggio, abbiamo  percorso la IV edizione della performance “La mostra Itinerante”, in bicicletta. Muniti di certificazione viola o violet pass per essere coerenti con questo periodo storico, ci siamo addentrati fra le strade di una Roma sempre incantevole incontrando anche chi ci è venuto a trovare come l’attrice Lucia Ciardo.
Con le opere sulle spalle e la medesima motivazione, abbiamo pedalato per far sì che l’arte possa insinuarsi fra le persone e muoversi fra la gente. Perché l’idea che l’arte risani e risuoni mentre attraversa la tragedia, come scrissi nella prima edizione, è un pensiero in cui credo e in cui forse hanno creduto in molti prima di me.

La prima fermata è stata in via Sistina, precisamente alla Galleria Della Tartaruga, (per chi fosse più social qui la pagina instagram). Una galleria fondata nel 1975,  colma di una storia data dal susseguirsi di opere diverse che hanno sostato su quelle pareti fino ad oggi, e nella figura di Marco Pezzali, figlio d’arte, munito di puro amore per l’arte e un aplomb da gallerista che ha visto negli anni cambiare questo particolare mondo, adeguandosi a visioni sempre diverse.

Sono particolarmente affezionata a quel luogo per averlo frequentato negli anni dell’accademia di Belle Arti. Per aver vissuto i maestri pittori, incisori e scultori degli anni ’90 e per aver potuto, all’epoca, “analizzare” queste affascinanti e controverse figure secondo una soggettiva visione, scoprendo chi avrei voluto essere nel caso avessi continuato questa strada, e soprattutto, perché.

Il nostro giro ha proseguito verso Piazza del Popolo, il Pantheon e Piazza Navona dove un tempo i miei “colleghi” ravvivavano la piazza con ironiche e spietate caricature, dipinti, e vedute di Roma sotto un sole generoso. E quel sole, come a dicembre, è stato così luminoso e illuminante, da scorgere in modo chiaro una grande diversità emozionale fra la performance del 13 dicembre 2020, e adesso.

A dicembre? la rinascita!

La netta sensazione di uscire dal grande buio. Chiara e lampante la voglia di avvicinarsi all’altro con curiosità: la distanza di 1 metro era l’unica distanza rispettata. Mi colpì la vicinanza emotiva, il desiderio visibilmente appagato di stare assieme ad altri, la riconoscenza per una assolata  giornata di dicembre e la voglia di uscire perché, finalmente, si poteva.
E amavo tutti e tutto come una degna figlia dei fiori. Compreso l’asfalto sbriciolato, i sampietrini che sporgono dalla ciclabile, le buche, i creativi insulti romani contro i ciclisti, e addirittura me stessa.

E ora? cos’è successo?

Della distanza fisica ed emotiva di questo 25 settembre e di questi mesi, ognuno darà una propria risposta a riguardo. Il risultato è stato quello di una mostra, una performance, di cui sono in egual modo appagata come tutte le altre edizioni.
Ho distribuito i volantini violet pass con QR code che rappresentano un’individuale visione di questo “momento” storico. E devo ammetterlo: oltre alle immutabili cose succitate, ho amato anche la fatica emotiva, gli sguardi spenti e la poca propensione per l’altro. Perché alla fine il sole ha illuminato anche tutto questo.

Un artista ha il dovere di sentire gli odori, buoni o cattivi, accorgersi degli sguardi, gesti,  posture, espressioni, cogliere l’humus di chi lo circonda nell’epoca in cui vive; per saperlo poi contenere dentro sé, comprenderlo il più possibile, accettarlo, trasformarlo e poi restituirlo… sperabilmente in modo migliore.

Viola DM

Evento sponsorizzato da Aetere’s
promossa da  Propaganda per la Civilizzazione delle Masse (movimento artistico)