Vai al contenuto

La V edizione della Mostra Itinerante – arrivo a piazza Vittorio Emanuele

blogart viola di massimo

Qualche chilometro di mostra per

portare l’arte fra le persone e fare in modo che possa insinuarsi in ogni dove e in ogni quando. Un obiettivo coinvolgente, a volte disarmante.

In pochi chilometri e qualche tappa, si ha l’idea di ciò che siamo, di come viviamo, di quanto siamo stanchi, poco motivati, distratti, vivaci o curiosi. Un piccolo tragitto che fa riflettere prima di tutto me che apro “la pista” e poso il primo sguardo -fra un sampietrino dissestato e l’altro- sulle persone.  E quindi, fra uno sguardo rivolto verso il cellulare come una falsa fuga dal presente e qualche curioso che ancora osserva cosa stia accadendo intorno a sé, pedaliamo per questa quinta mostra fra la gente.

E siamo tutti così, distratti, vivi e anche un poco moribondi, nessuno escluso. Ma questo accorgerci di ciò: ci dirà che in fin dei conti, possiamo ancora decidere chi essere?

Il flusso emozionale e le valutazioni del momento sono inevitabilmente comprese nella pedalata.

L'incontro

Questa volta la tappa finale è stata pensata per incontrare un artista che mi ha avvolto con la sua essenza: lo scultore Vincenzo Gaetaniello. Conosciuto da pochi anni mi stregò letteralmente non solo con le sue opere e il suo sapere, ma anche  con la sua essenza e i suoi racconti da “Fiato d’artista”, quel mondo dove gli artisti si incontravano, vivevano e discutevano animosamente fra loro, in un turbinio creativo.

Quello che forse quest’epoca che stiamo costruendo, non ci permette, o aiuta a congelarci nella separazione e nella lontananza. Ma concordo che la vita è ora, non ieri o domani. Per cui ha ragione Vincenzo Gaetaniello quando asserisce che: il periodo migliore è sempre quello che stiamo vivendo.

Vincenzo Gaetaniello

Su web si trova la sua biografia, il fatto curioso è che al posto del suo volto c’è la foto di Pericle Fazzini.

Quando lo avvisai di ciò mi disse solamente: che bello! Di certo un uomo sano. Quanto è accettabile in un tempo come il nostro, essere sostituiti da un altro volto? Ma Vincenzo con leggerezza si diverte, perché nell’arte conta l’essenza, la mano, il gesto di chi ha creato l’opera, il tocco magico unico e irripetibile, l’anima che si imprime nell’opera. Non il volto di chi quell’opera l’ha fatta nascere.

Nato a Napoli a Pomigliano d’Arco nel 1935, figlio di un falegname che lo avvicinò al senso della materia, proseguì studiando con Gelli, ma la sua storia ufficiale la trovate su internet e vi consiglio di vedere le sue opere anche in questo link: QUI o magari, ancora meglio, di conoscerlo.

E così, fra incontri nuovi, vecchi, e fotografie in cui Vincenzo Gaetaniello ha partecipato divertito agli scatti, abbiamo portato avanti anche questa volta la mostra/performance per e fra la gente.

Ci son venuti a trovare

Vincenzo Gaetaniello, che ringrazio per aver partecipato con entusiasmo. Vincenzo Della Valle che ci ha seguito in tutto il percorso per le fotografie. Il fotografo Carlo Maria Causati, l’attrice Lucia Ciardo, il compositore Marco Turriziani, e anche, soprattutto, chi ha rivolto lo sguardo altrove e si è unito in qualche modo a noi, come il regista Stefano Gabrini, un visitatore “casuale” che ci ha donato una sua piccola visione a piazza Vittorio: Arteviola a piazza Vittorio

Che l’arte voli sempre sopra ogni accadimento, e ci vedremo forse, alla prossima edizione.